AGGIORNAMENTO MERCATI: non è tempo per le grandi scommesse

http://laltrafinanza.blogspot.it/2015/11/il-tema-attuale-nostro-avviso-e.html


Il tema attuale a nostro avviso è individuare eventuali spunti che possono offrire oggi i mercati.
Analizziamo rapidamente il quadro economico attraverso i dati macroeconomici più recenti.


Gli aspetti più incoraggianti sono insiti nei numeri di venerdì sulla crescita dei posti di lavoro americani che hanno scacciato i timori precedenti, relativi a un forte rallentamento del mercato del lavoro e di un rinvio dell’aumento dei tassi da parte della FED.  Tale crescita in ottobre, pari a 271.000 unità, risulta essere ben al di sopra della crescita +85.000 di “equilibrio” che si ritiene comunemente necessaria al fine di mantenere stabile il tasso di disoccupazione. Interessante sarà verificare se questo trend occupazionale regga nell’anno venturo e possa sostenere un progressivo aumento dei tassi, vero obiettivo della politica monetaria americana. Che il processo debba essere cauto e graduale è indubbio, il punto però è che gli scenari dei mercati che orbitano intorno all’economia americana sono mutevoli e soprattutto perseguono politiche esattamente opposte a quelle statunitensi. Si pensi alla BCE che ha tutta l’intenzione di seguire l’esempio di Svizzera, Svezia e Danimarca tagliando ulteriormente già entro il 2016 il tasso interbancario, cioè quello che pagano le banche europee alla BCE sui depositi (attualmente già negativo e pari a -0,20%). Così come la Bank of China che da un lato svaluta lo YUAN e dall’altro vende montagne di Treasury - da agosto più di 300 miliardi di $ - nel tentativo (vano peraltro) di stabilizzare il cambio Yuan/$.
La strada per un corposo apprezzando del dollaro a questo punto è spianata, mettendo a repentaglio la crescita USA.
La convinzione che la crescita globale necessiti di spinte che vanno ben aldilà delle sole politiche monetarie espansive è più che fondata. Politiche attente  e convincenti di lungo periodo guidate dalla mano saggia dei Governi (come più volte ribadito dallo stesso Draghi) a nostro avviso devono essere il prossimo passo. Un passo che coinvolge praticamente tutte le economie sviluppate e in via di sviluppo. I dati sulla crescita aihmè lo testimoniano. A tal riguardo alleghiamo un esaustivo articolo sui dati dell’OCSE relativi alla crescita globale.
In sintesi, in attesa di notizie macroeconomiche più confortanti (soprattutto dall’Europa e dal mondo asiatico), la raccomandazione è quella di stare lontano dalle obbligazioni (ovviamente sempre quelle a lungo termine) e non arrischiarsi eccessivamente sul mondo azionario che non offre grandi spunti visti i livelli su cui si assestano i principali indici globali. Qualche spazio è ancora individuabile sul mercato giapponese (vd grafico allegato) e potenziali recuperi delle Borse europee sono verosimili. Molto più volatile è l’azionario cinese ovviamente, che dai minimi di fine agosto ha già messo a segno un rally superiore al 20% e offre ancora spazi interessanti, ma l’incertezza sull’economia del dragone resta fortissima. Previsioni sul cambio euro/dollaro è come sempre arduo farne, sebbene ci si aspetti un dollaro ancora forte nei prossimi mesi per le ragioni sopra descritte.
Pazienza e prudenza sono virtù molto preziose di questi tempi…


OCSE: crescita globale frenata dalla Cina (MilanoFinanza.it)

Grafico evoluzione utili societari

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