FOCUS: investimenti ESG - prima puntata
Con questo focus vogliamo dare inizio a una serie di articoli in cui tratteremo un tema sempre più importante in modo da avere delle basi per poter iniziare a impostare i propri investimenti verso una finanza più sostenibile.
Innanzitutto bisogna chiarire cosa significa ESG?
L’acronimo è composto da tre parole (Enviromental, Social and Governance) che a loro volta racchiudono tre distinti universi di sensibilità sociale. Il primo è quello dell’ambiente, che comprende rischi quali i cambiamenti climatici, le emissioni di CO2, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, gli sprechi e la deforestazione. Il secondo include le politiche di genere, i diritti umani, gli standard lavorativi e i rapporti con la comunità civile. Il terzo universo è relativo alle pratiche di governo societarie, comprese le politiche di retribuzione dei manager, la composizione del consiglio di amministrazione, le procedure di controllo, i comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di rispetto delle leggi e della deontologia.Innanzitutto bisogna chiarire cosa significa ESG?
L’analisi dei 3 fattori permette di giudicare il comportamento degli emittenti in campo ambientale, sociale e di buon governo e di esprimere un rating di sostenibilità complessivo o specifico su ciascun fattore.
Bisogna però chiarire subito che il punteggio ESG di una società non dipende direttamente dal settore in cui opera. Un titolo può avere un rating elevato anche se il suo settore d’appartenenza è in ritardo rispetto ad altri e viceversa. Ad esempio, non tutte le società del comparto petrolifero hanno punteggi ESG bassi e non tutte le aziende del settore tecnologico hanno punteggi ESG elevati.
I metodi di valutazione variano da settore a settore e hanno pesi diversi a seconda del settore in cui opera la società. Cambiano inoltre i punti presi in considerazione, in base agli elementi più importanti per la performance di una determinata società.
Nella foto seguente si può notare come sia diverso il calcolo nel settore finanziario ed energetico.
I metodi di valutazione variano da settore a settore e hanno pesi diversi a seconda del settore in cui opera la società. Cambiano inoltre i punti presi in considerazione, in base agli elementi più importanti per la performance di una determinata società.
Nella foto seguente si può notare come sia diverso il calcolo nel settore finanziario ed energetico.
I rating e le caratteristiche ESG consentono di integrare informazioni finanziarie e possono avere un impatto importante nel processo di investimento.
Chi investe tenendo conto dei principi ESG può guardare oltre i tradizionali report e avere una visione più ampia delle prospettive di rischio/rendimento a lungo termine di una società. Persino i titoli di aziende con bilanci solidi e operanti in settori altamente tecnologici possono risentire di notizie ed eventi di vasta portata.
Utilizzando questi parametri si può individuare quali società potrebbero essere coinvolte in importanti controversie e quindi aiutare gli investitori a costruire portafogli meno volatili nel tempo.
L’investimento sostenibile, dunque, può essere definito come un approccio di lungo termine che include i fattori ESG nelle decisioni di allocazione del proprio patrimonio.
Significa anche capire che, nel momento in cui si decide di investire, non ci si può limitare a valutare unicamente le performance finanziarie. Perché se le ha ottenute calpestando i diritti dei lavoratori, nuocendo all’ambiente o eludendo le tasse, nel medio-lungo periodo è destinato a pagarne il prezzo. Un prezzo che, molto spesso, è bello salato.
Nei prossimi focus scenderemo più nel dettaglio del processo di investimento.
Chi investe tenendo conto dei principi ESG può guardare oltre i tradizionali report e avere una visione più ampia delle prospettive di rischio/rendimento a lungo termine di una società. Persino i titoli di aziende con bilanci solidi e operanti in settori altamente tecnologici possono risentire di notizie ed eventi di vasta portata.
Utilizzando questi parametri si può individuare quali società potrebbero essere coinvolte in importanti controversie e quindi aiutare gli investitori a costruire portafogli meno volatili nel tempo.
L’investimento sostenibile, dunque, può essere definito come un approccio di lungo termine che include i fattori ESG nelle decisioni di allocazione del proprio patrimonio.
Significa anche capire che, nel momento in cui si decide di investire, non ci si può limitare a valutare unicamente le performance finanziarie. Perché se le ha ottenute calpestando i diritti dei lavoratori, nuocendo all’ambiente o eludendo le tasse, nel medio-lungo periodo è destinato a pagarne il prezzo. Un prezzo che, molto spesso, è bello salato.
Nei prossimi focus scenderemo più nel dettaglio del processo di investimento.