AGGIORNAMENTO MERCATI: cosa fare se il mercato si prospetta incerto?


Ci sono fasi in cui l’investitore si trova periodicamente sotto pressione. 
Intanto ci risultano assai frequenti al punto tale spesso da disincentivare i risparmiatori a investire su ciò che merita e che risulterà davvero profittevole. Tra questi soggetti, non me ne voglia la Meloni rientrano anche i milioni di BOT people che si riversano in banca durante le fasi di emissioni di titoli di debito pubblico fiduciosi di aver fatto un buon investimento.
Definire il significato di investimento in poche righe non è sicuramente agevole, ma quando il capitale privato fatica a ripagare la costante crescita nei prezzi non può soddisfare, non deve più che altro.
Un imprenditore usa il suo capitale per qualcosa in cui crede. Il suo business è frutto di calcoli ed aspettative che faranno crescere le proprie fortune. Ed è da qui che dobbiamo partire per cominciare a comprendere cosa sia opportuno fare sui propri risparmi. 
Il peggior nemico che dobbiamo affrontare in primo luogo sono le notizie economiche. La montagna di informazioni che ci vengono date in pasto quotidianamente NON ha lo scopo di darci delle soluzioni. Questo deve essere chiaro. Un giornalista ha forse a cuore la crescita del nostro portafoglio o magari che il suo articolo sia letto da più gente possibile? E ancora, se disponesse di qualche idea brillante frutto di osservazioni, analisi tecniche sviluppate durante il suo tempo libero (già, perché il suo lavoro è scrivere articoli e non studiare bilanci o disporre di programmi statistici per la gestione dei portafogli) avrebbe così voglia di condividerla col mondo praticamente “a gratis”??
Se a questo punto siamo liberi dal condizionamento esterno di facile reperibilità siamo già sulla buona strada. 
Tra le informazioni inquisite di cui sopra mi viene una gran voglia di farci rientrare anche i cosiddetti esperti di mercato. Ossia i grandi gruppi di gestori, noti a tutti, dotati di mirabolanti strategist che adottano la tecnica di “chiamare” recessioni imminenti spesso e volentieri puntualmente disattese dai fatti. Non è una critica, è solo un dato di fatto, che però deve far riflettere. 
Pensiamo solo agli ultimi 2 anni di mercati in crescita che hanno visto però più argomentazioni da parte dei vari Blackrock, JPM & CO remare contro possibili ascese degli indici. I tassi elevati, i conflitti, i dazi, la deglobalizzazione possono allarmare, ma di fatto non cambiano la sostanza. Bisogna solo cercare chi si posiziona meglio a sfruttare il cambiamento di scenario, non chiudere la porta.
I ritorni dei mercati azionari nel tempo premiano, e lo fanno di più dei titoli di stato. Se cerco una rendita devo essere disposto a investire lì, consigliato, pagando chi è veramente attivo e condivide col risparmiatore l’obiettivo di accrescere il nostro patrimonio.
Oggi non ci soffermiamo sui “disturbi” che seguiranno le dichiarazioni del Tycoon o su aspetti prettamente finanziari. L’esigenza che più stiamo riscontrando in questi giorni è l’affanno da overdose di notizie. Notizie che disorientano e offuscano il concetto cardine del miglior investimento possibile: la coerenza delle nostre convinzioni e la fiducia nella crescita futura. 
Ci aspetta un anno con ogni probabilità più turbolento di quello passato, ma ci sono validi motivi per non vedere nero e per cavalcare situazioni interessanti. Abbiamo già detto come l’eccezionalismo americano possa non spingere più di tanto al rialzo gli indici USA e come la forza relativa di mercati più “indietro” possano sorprenderci positivamente. Ce lo dicono però studi dedicati e programmi che incrociano stagionalità, prezzi e dati appositamente creati per fornire una lettura sul futuro più attendibile. Cercate questo approccio per investire, vedrete che la lettura delle news economiche avrà un sapore diverso..


Post popolari in questo blog

AGGIORNAMENTO MERCATI: quello shock di Trump